IL TUO MARCHIO SINGHIOZZA SE HA PROBLEMI
Se hai fatto una cretinata sul MARCHIO in fase di ideazione, registrazione e sua gestione, presto o tardi emergerà.
Ti offriamo servizi di selezione, registrazione e sorveglianza di marchi; perizie tecniche per i tribunali, consulenze per riassegnazione di domini internet e valutazione di marchi. Se ci chiedi una consulenza
oppure se vuoi registrare il tuo marchio in proprio
Molte persone che si occupano di marchi si chiedono perché sia così importante saperli ideare, saperli classificare e sapere come registrarli e per concludere, come controllare affinché la registrazione, continui a conferirgli esclusiva nel tempo.
Il marchio è l’avatar dell’imprenditore, la forma di esercizio del potere che nasce da una necessità: quella di affrontare la concorrenza con lo strumento adeguato, affatto facile da ottenere.
Per questo, chiunque si occupa ogni giorno di marchi, deve sapere come comportarsi.
Se non lo sai, te lo diciamo noi di FandIP (acronimo di Fumarola and Intellectual Property), che da oltre 20 anni aiuta agenzie di comunicazione e imprese a SELEZIONARE (e ideare), REGISTRARE e SORVEGLIARE il bene più importante per un’azienda, l’unico che col tempo e l’uso è in grado di rivalutarsi così da trasformarsi, se sarai bravo, in una rendita.
Se ti rifiuti di apprendere queste importanti informazioni che ti sto per dare, sarai fuori dal mercato.
Attualmente sono oltre 1150 i marchi da noi registrati in buona parte del mondo e in diversi settori economici. Molti di questi marchi sono stati da noi ideati nel loro naming. In oltre vent’anni di attività non abbiamo conosciuto nessuno studio di IP (Intellectual Property) che si occupasse anche di naming.
Per cui se vuoi sapere come selezionare, registrare e gestire il marchio dopo la registrazione
Forse non ti hanno detto che, un marchio ben selezionato, ben usato e ben registrato diventa “forte“, un fuoco ardente dagli effetti dirompenti: una condizione giuridica che ne fa di questo asset, un potente strumento di attacco contro chi voglia violarne le sue funzioni principali e il suo valore.
Per cui non spaventarti d’investire su questo importante segno distintivo (così si chiama anche il marchio), anche perché il costo iniziale per la sua selezione e protezione, anche all’estero, corrisponde spesso a quello di una macchina utilitaria: con la differenza che il valore dell’automobile, così come quello di un macchinario aziendale, cala nel tempo e con l’uso; nel caso del marchio invece – e rifletti bene su quello che ti sto per dire – il tempo e l’uso giocano a suo favore.
Quindi cosa scegli di tenere? Una macchina utilitaria o il marchio che si rivaluta?
Se hai dubbi su cos’è realmente un marchio…stai ancora qui
Il marchio è una parola, un numero, una figura o un altro segno, come i suoni, la forma del prodotto o della sua confezione, le combinazioni o le tonalità cromatiche, purché sia idoneo ad essere ricordato, a differenziare il prodotto o servizio contrassegnato riguardo una diversa provenienza imprenditoriale. È per intenderci meglio, quel “segno” che permetterà al cliente soddisfatto che l’avrà visto anche una sola volta, di ripetere l’acquisto.
Generalmente, solo la REGISTRAZIONE – ottenuta nel vero rispetto delle leggi – permette al marchio di godere di esclusiva in determinati territori e per determinati prodotti e servizi; di conseguenza, il suo titolare potrà essere l’unico ad usarlo per un determinato tempo e finché la registrazione è valida.
E con ciò cosa ti voglio dire?
Voglio dirti che in tema di diritto di esclusiva ci sono due grossi equivoci da sfatare, legati spesso a dettagli che la maggior parte delle persone che si occupano di marchi non sanno.
Il primo equivoco, riguarda la differenza tra marchio DEPOSITATO e REGISTRATO.
Il marchio DEPOSITATO non equivale ad avere un marchio REGISTRATO: per cui marchio depositato e registrato hanno significati nettamente diversi.
Infatti, il deposito del marchio corrisponde alla sola richiesta di registrazione, a partire dalla quale si avvia l’iter di esame e di pubblicazione che in totale, dura generalmente, meno di 1 anno. Dopodiché, se NON ci saranno contestazioni, si otterrà l’attestato di REGISTRAZIONE, ossia il riconoscimento formale che dà al suo proprietario titolo di esclusiva, su tutto o parte di quanto richiesto in fase di domanda.
In più, il secondo equivoco riguarda il termine: marchio REGISTRATO.
Ebbene, marchio REGISTRATO non significa necessariamente marchio REGISTRABILE; perché ANCHE dopo l’ottenimento della registrazione, può essere dichiarato nullo, con tutte le conseguenze che ne derivano.
Su chi e su che cosa?
Sui soggetti coinvolti in un contratto commerciale di distribuzione di prodotto, cessione, licenza che abbia ad oggetto il marchio valido.
In questo caso i relativi negozi giuridici sarebbero nulli perché privi del loro elemento essenziale, cioè di una valida registrazione.
A tal proposito, se vuoi saperne di più su come selezionare, registrare e gestire il marchio registrato
Anche contabilmente potresti scoprire che un marchio non valido può valere ZERO. Riguardo ai motivi principali per cui il tuo marchio può valere zero, ti invito a guardare il mio webinar gratuito che ottieni
L’invalidità di un marchio può determinare la cancellazione della registrazione, se all’epoca della sua richiesta era già privo dei tre requisiti basilari: NOVITÀ, DISTINTIVITÀ e LICEITÀ.
La NOVITÀ va accertata a mezzo di un’attenta ricerca di anteriorità, che deve essere necessariamente eseguita attuando un determinato processo che si conclude con l’esame di quanto emerge dalle banche dati: per cui nel caso dovessero emergere situazione di nomi similari o, come nel caso delle denominazioni di origine anche solo evocativi, va valutata la violazione alla luce di esatti criteri dettati dalla prassi.
Molti sbagliano a prendere in considerazione solo le anteriorità di marchi precedenti perché per rendere nulla una registrazione di marchio può bastare l’esistenza di una similitudine ad un nome noto in campo sportivo o ad un design tutelato precedentemente.
Se vuoi saperne di più su come effettuare una scrupolosa ricerca di anteriorità e decidere se c’è confondibilità tra marchi o altri segni
Per quanto riguarda il requisito della DISTINTIVITÀ, devi fare molta attenzione perché va verificata escludendo principalmente parole, figure e altri segni come quelli di “uso comune” o “descrittivi“ di alcuni aspetti del prodotto o servizio nel settore di riferimento. Tutto questo, evitando di essere troppo rigidi ad escludere qualsiasi parola o troppo elastici ad includerle tutte.
Lo stesso dicasi per le singole lettere o numeri. Sempre in tema del requisito della distintività, è importante riservare un discorso particolare ai cognomi e gli acronimi. Se vuoi saperne di più su come valutare la distintività
Ti parlo adesso della LICEITA’.
Tale requisito va valutato escludendo principalmente parole, figure e altri segni, ingannevoli e contrari a principi di ordine pubblico e di buon costume.
A proposito di ingannevolezza, immagina di essere un famoso stilista italiano, dal nome tipicamente italiano Mario Rossi, che ha ceduto il marchio a dei Giapponesi per marchiare abbigliamento. Questa situazione potrebbe creare inganno per il pubblico tanto da essere indotto a credere che dietro questi prodotti ci sia sempre la mano dello stesso stilista dal nome italiano.
Oppure, immaginati proprietario di un marchio registrato per prodotti farinacei riportante l’immagine dell’oliva, privi di olive o di olio di oliva.
In questo caso potrebbero nascere dei dubbi nei consumatori, indotti a pensare che i prodotti contengano olive o suoi derivati.
Capisci bene che se il tuo marchio è contrario alla legge o tale da trarre in inganno il consumatore, può essere rifiutato dalla registrazione e, se registrato, può essere annullato anche in sede di contenzioso (qualora lo dovessi azionare contro chi lo sta violando).
Se vuoi saperne di più su come valutare la LICEITA’
Spesso ci sentiamo dire che un marchio vale un altro: “Questo o quello non fa differenza”.
Bene, avrai sicuramente capito che non è più così da un pezzo. Il motivo è che ormai, trovare parole libere che vadano bene per la registrazione, ne sono rimaste ben poche. È da considerare tra l’altro che molte aziende, operando all’estero nella produzione e nella vendita, devono sperare che il marchio risulti libero anche lì, in forma identica o simile.
Se intendi fare una ricerca internazionale che tenga conto di tanti aspetti, devi necessariamente saperne di più
Naturalmente, ti sei reso conto che bisogna conoscere tutti i retroscena di un marchio, prima di applicarlo su un prodotto, prima di chiedere la registrazione e prima di rivendicare il diritto di esclusiva contro chi credi la stia violando.
L’attività di scelta del nome del marchio rappresenta un buon inizio, e per questo, devi conoscere le esatte procedure per ottenere un marchio incontestabile.
Cosa aspetti a farti aiutare da chi lo fa già da tempo e che sa come va a finire, se non operi bene da subito: come perito del Tribunale, conosco bene quali sono i risvolti penali riguardanti la contraffazione.
Se vuoi sapere come ottenere il marchio giusto
Se poi operi nel settore dei vini e vuoi ideare il marchio giusto
Una volta ideato il marchio giusto, potrai presentare la richiesta di registrazione nella tua nazione o all’estero, cercando, in tal caso, di sfruttare delle convenzioni internazionali che ti permetteranno di risparmiare notevolmente.
Questo è l’esempio dell’iter di registrazione che ha riguardato un marchio registrato nell’Unione Europea, valido contemporaneamente in 27 paesi UE (Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi-Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia e Ungheria.)
Se vuoi sapere come e dove registrare un marchio per ottenere protezione territoriale così da essere l’unico a poterlo usare per determinati prodotti o servizi,
Detto ciò, ti sarai reso conto che la materia della tutela di un marchio, al di là di quello che molti possono pensare o dire, richiede molte conoscenze specifiche. Lasciare al caso significa tornare indietro.
Per questo devi necessariamente acquisire tutte le informazioni che possono riguardare il tuo marchio.
Ricorda che Il tuo marchio deve sempre essere affidabile, nei momenti piacevoli quando ti farà vendere e in quelli meno piacevoli, quando dovrai difenderlo davanti ad un giudice.
Per questo non puoi affidare le sue sorti della tua azienda al caso, soprattutto se mono marchio: ha un solo marchio intorno a cui girano tutte le vendite.
Per questo devi ASSOLUTAMENTE saperne di più, scopri cosa fare
Oppure, se vuoi essere del tutto autonomo